Le prossime puntate della serie Tradimento ci trascineranno in un vortice di emozioni, svelando verità scomode, tradimenti inaspettati e momenti di pura tensione che segneranno profondamente le vite dei protagonisti. Il dolore di una madre, la furia cieca di una donna sull’orlo del crollo, e un segreto che rischia di distruggere tutto: preparatevi, perché Tradimento sta per colpire al cuore.
Kahraman, dopo giorni di ricerche angoscianti, viene colto da un’amara verità: è stata Mualla a rapire il piccolo Kan. La scoperta lo getta nello sconforto, ma non lo ferma. Promette a Oylum che nulla lo distoglierà dal suo obiettivo: riportare il bambino a casa. Nel frattempo, il piccolo viene visitato da un medico e, fortunatamente, risulta in perfetta salute. Yesim, sollevata, decide di lasciarlo per la notte alle cure dell’ostetrica, certa che sia al sicuro.
La sera, però, l’atmosfera in casa è tesa. Quando Oylum rientra, viene accolta con freddezza. Zelis, con tono pungente, le dice che avrebbe fatto meglio a restare in ospedale. Quelle parole colpiscono Oylum nel profondo. Il dolore per la perdita del figlio, unito all’ostilità della cognata, la travolge. Scoppia in un confronto accorato, accusando Zelis di non capire minimamente ciò che sta vivendo. Non ha nemmeno potuto stringere tra le braccia suo figlio. Distrutta, si chiude in bagno e piange disperatamente. Zelis, in silenzio, si ritira nella sua stanza.
Nel frattempo, Ozan inizia a dubitare delle verità familiari. È convinto che Tarik non sia davvero il padre biologico di Oylum e sospetta l’ennesima manipolazione da parte del padre. Guzzide, però, ignora le sue parole e sale nella stanza della figlia, trovandola in lacrime. Oylum si getta tra le sue braccia, sopraffatta dalla paura di non rivedere mai più il suo bambino e dal dolore per Behran, ancora in coma. È un peso che la ragazza non riesce più a sopportare.
Nel pieno della disperazione, Oylum chiama Kahraman. La sua voce, dall’altro lato del telefono, cerca di rassicurarla. Le promette che non si fermerà davanti a nulla pur di riportarle il figlio. Intanto, Mualla si muove nell’ombra. Fa installare telecamere nella stanza di Behran per controllare ogni movimento, ogni visita. Poi si avvicina al letto del figlio e, con parole sussurrate, lo implora di svegliarsi.
Kahraman, sempre più sospettoso, interroga Nazan su Tolga, l’uomo che ha accusato Mualla. Nazan lo difende: Tolga è un brav’uomo, ex fidanzato di Oylum, oggi sposato, e non farebbe del male a nessuno. Ma Kahraman non è convinto, soprattutto quando scopre che Oylum è a casa di sua madre, lontano da loro.
Quando Mualla torna, informa Nazan dell’installazione delle telecamere. Le immagini sono visibili in tempo reale sul cellulare di Kahraman, che ora può sorvegliare tutto. Altrove, la piccola Oiku trova conforto tra le braccia di Asra e, con la dolcezza dei bambini, esprime il suo amore per la sua famiglia. Ma quando Asra le chiede se le manca la mamma, il suo sorriso si spegne. Il silenzio che segue è più eloquente di mille parole.
Nel frattempo, Sezai viene interrotto durante una conversazione con Numan da una chiamata di Ipec, bloccata in una stazione di servizio: la sua carta di credito è stata clonata. Sezai parte immediatamente per raggiungerla. Tuttavia, Ipec sembra tutt’altro che turbata e si prova occhiali da sole, sicura che suo padre li comprerà. E così avviene.
Intanto, Tarik si presenta furioso da Guzzide. Vuole risposte dopo ciò che ha sentito dal medico. Guzzide, prevedendo la sua reazione, lo accoglie con freddezza e gli consegna alcuni oggetti personali di Oylum e Ozan, suggerendogli di fare un test del DNA. Tarik, scosso, se ne va senza dire una parola.
Sezai intanto raggiunge Ipec e paga senza esitazione tutte le sue spese. Quella sera, Tarik rientra e trova Oiku sveglia. Dopo averla messa a letto, si confida con lei: non ci sono ancora notizie del bambino, ma è convinto che chi l’ha rapito si farà presto avanti con una richiesta di riscatto.
Il giorno dopo, Ilknur fruga nella borsa di Yesim per cercare dei soldi e trova per caso 500 nascosti. Serra, invece, ha appena speso i soldi di Selin per comprarsi delle cuffie costose. Con leggerezza, chiede ancora soldi alla sorella, accendendo una nuova discussione. Ma lo scontro viene interrotto da un servizio TV: si parla del rapimento del figlio di Oylum e del ferimento di Behran. La vera sorpresa, però, arriva subito dopo. Sullo schermo appare Tolga, ripreso mentre esce dall’ospedale con suo padre. Le due sorelle sono sconvolte: credevano che fosse ad Ankara.
Selin prende subito il telefono per chiamarlo. Serra cerca di fermarla, ma Selin la schiaffeggia e compone il numero. Tolga, ignaro che Selin abbia visto le immagini, continua a mentire. Dice di essere ancora ad Ankara. Quando Selin gli racconta dell’attacco a Behran e del rapimento del bambino, lui finge sorpresa. Ma Selin ormai sa la verità. Le lacrime le scendono sul viso, ferita nel profondo.
Intanto, Oylum è tormentata da un incubo. Nel sogno, Behran le dice che non riavrà mai più suo figlio, e lei, in un momento di confessione, ammette che Kan non è davvero suo. Si sveglia di soprassalto, prende le chiavi della macchina e si precipita a casa di Mualla, convinta che il bambino sia lì. Alla porta trova Kahraman e Nazan, che cercano subito di calmarla, promettendole che faranno di tutto per riportarle il figlio.
Nel frattempo, Zelis è sull’orlo della follia. Il dolore e la rabbia l’hanno consumata. Si dirige verso l’ospedale, decisa a mettere fine alla sofferenza… anche a costo di uccidere Behran.
La tensione è alle stelle. Il tradimento, la verità taciuta, e la sete di giustizia stanno per esplodere in tutta la loro potenza. Nessuno è al sicuro. La verità fa male. E sta per venire a galla.