Se avessimo mai creato un gioco alcolico in cui si beveva un bicchierino ogni volta che Brooke Logan di “The Bold and the Beautiful” (in Italia conosciuta come “Beautiful”) continuava a ripetere come Ridge Forrester fosse, sia e sarà per sempre il suo destino, saremmo tutti morti per intossicazione da alcol ormai. Katherine Kelly Lang lo capisce. Durante una recente edizione di Bold Live, la storica interprete del personaggio ha ammesso di aver notato anche lei che il suo personaggio di lunga data tornava sempre – e spesso – alla parola con la D.
“A volte è un po’ un disco rotto,” ha detto l’attrice, “ma cos’altro ha Brooke a cui tornare? Crede nel suo cuore che quello sia il suo destino, non importa cosa. A volte ha i paraocchi…”
Già, diciamo “la maggior parte del tempo”. Anche quando una pigna cade sulla testa di Ridge, convincendolo così a scaricare Brooke e a riunirsi con la sua moglie di riserva Taylor Hayes… Anche quando Ridge scarica Brooke come se scottasse invece di chiedere perché avesse accettato il lavoro di CEO alla Forrester Creations dopo il colpo di stato… Anche quando Ridge aspetta una frazione di nanosecondo prima di gettarsi nel letto coperto di petali di rosa più vicino con Taylor…
Anche allora, Brooke porta i paraocchi. Ma cosa può dire Lang, in realtà? La relazione a intermittenza di “Bridge” ha alimentato Bold & Beautiful per decenni – attraverso due Ridge, tre Taylor e chi può persino stimare quanti divorzi. Brooke può essere, ha riconosciuto la sua interprete, “come un cane con un osso”.
Almeno lo stilista presto avrà un po’ di concorrenza sotto forma del suo fratellastro di ritorno, la vecchia fiamma di Brooke Nick Marone. Rinfrescatevi la memoria su chi altro fosse coinvolto tramite la galleria fotografica sottostante che ripercorre tutte le storie d’amore di Nick.
La lingua italiana, con la sua melodia inconfondibile e la sua ricchezza espressiva, affascina da secoli studiosi, artisti e viaggiatori di tutto il mondo. Appartenente al gruppo delle lingue romanze, derivate dal latino volgare, l’italiano vanta una storia millenaria strettamente intrecciata con lo sviluppo della civiltà occidentale, in particolare con il Rinascimento, periodo di straordinaria fioritura culturale e artistica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’umanità.
Le radici dell’italiano affondano nel latino parlato nell’Impero Romano, una lingua dinamica e in continua evoluzione che, con la caduta dell’impero e la frammentazione politica della penisola, si diversificò in una miriade di dialetti locali. Tra questi, il volgare fiorentino, grazie al prestigio letterario di autori come Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, emerse gradualmente come la base per la lingua nazionale. La “Divina Commedia” di Dante, in particolare, considerata una delle opere più importanti della letteratura mondiale, contribuì in modo significativo alla standardizzazione e alla diffusione del volgare fiorentino.
La grammatica italiana, pur presentando alcune sfide per chi la studia, si distingue per la sua relativa regolarità e logicità. Il sistema verbale, con i suoi tempi semplici e composti, le sue coniugazioni e i suoi modi, permette di esprimere una vasta gamma di sfumature temporali e modali. La sintassi, generalmente Soggetto-Verbo-Oggetto, offre una struttura chiara e accessibile, sebbene la lingua italiana permetta anche una certa flessibilità nell’ordine delle parole per enfatizzare specifici elementi della frase.
Il lessico italiano è straordinariamente ricco e variegato, erede diretto del latino ma arricchitosi nel corso dei secoli attraverso contatti con altre lingue, in particolare il greco, l’arabo, il francese e lo spagnolo. Molte parole italiane hanno mantenuto la loro forma latina quasi inalterata, mentre altre hanno subito trasformazioni fonetiche e morfologiche significative. La lingua italiana è anche nota per la sua capacità di creare nuove parole attraverso la derivazione e la composizione, arricchendo costantemente il suo vocabolario per esprimere concetti nuovi e in evoluzione.
La fonetica italiana è caratterizzata da suoni chiari e distinti, con una pronuncia generalmente prevedibile basata sulla grafia. Le vocali sono cinque (a, e, i, o, u), ma la “e” e la “o” possono avere un suono aperto o chiuso, una distinzione importante per la corretta pronuncia di alcune parole. Le consonanti italiane presentano una varietà di suoni, tra cui le doppie, che hanno un valore fonologico distintivo e influenzano il significato delle parole. L’accento tonico, generalmente posto sulla penultima sillaba, è un altro elemento fondamentale della pronuncia italiana.