Il salto di fede di Hope Logan nel mondo della moda internazionale si trasforma in una straziante discesa nella prigionia e nella manipolazione. Dopo essere stata sedotta dalle promesse del famoso stilista francese Lucien Marshand, si reca a Parigi per globalizzare il suo marchio. Ma invece di costruire un sogno, si ritrova imprigionata in un complesso segreto, drogata e sfruttata per un giro di moda clandestino.

La preoccupazione della sua famiglia si fa più profonda quando ogni contatto con lei si interrompe, spingendo un Liam gravemente malato a rischiare la vita volando in Francia. La sua disperata ricerca lo conduce a una scoperta agghiacciante: Hope, rinchiusa e a malapena riconoscibile. Ma prima che possa salvarla, viene messo fuori combattimento e incatenato. Senza altra opzione, Deacon Sharp torna al suo passato criminale, stringendo un pericoloso accordo con un gruppo di vigilanti chiamato Lernoir per salvare sua figlia. Mentre Brooke e Steffy uniscono le forze in Francia, ne consegue un audace raid a mezzanotte.

In un turbinio di caos, Hope e Liam vengono salvati e Lucien viene arrestato. Sebbene fisicamente liberi, Hope e Liam tornano a casa traumatizzati, cambiati per sempre. Eppure nel dolore risiede la resilienza e la loro famiglia, un tempo fratturata, si unisce in seguito per opporsi all’oscurità che quasi li ha distrutti.
|

Nel cuore del ventunesimo secolo, un’era definita da progressi tecnologici senza precedenti e da una connettività globale in costante espansione, persiste una sfida critica che minaccia di esacerbare le disuguaglianze esistenti e di ostacolare il pieno potenziale di individui e comunità: il divario digitale. Questo termine si riferisce alla disparità nell’accesso, nell’uso e nella conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) tra diverse fasce della popolazione, sia all’interno di un singolo paese che tra nazioni diverse.

Il divario digitale non è semplicemente una questione di avere o non avere un computer o una connessione internet. È un fenomeno complesso e multidimensionale che include differenze nella qualità dell’accesso (velocità della connessione, affidabilità), nelle competenze digitali (capacità di utilizzare efficacemente le tecnologie), nella consapevolezza dei benefici e delle opportunità offerte dal mondo digitale, e nella capacità economica di permettersi l’accesso e l’attrezzatura necessaria.

Le conseguenze del divario digitale sono profonde e pervasive, influenzando molteplici aspetti della vita individuale e collettiva. Nel campo dell’istruzione, ad esempio, la mancanza di accesso a internet e a dispositivi adeguati può privare i bambini e i giovani di opportunità di apprendimento cruciali, limitando il loro sviluppo educativo e le loro prospettive future. Nell’ambito lavorativo, le competenze digitali sono diventate sempre più essenziali per accedere a un numero crescente di professioni, e coloro che non possiedono tali competenze rischiano di essere esclusi dal mercato del lavoro o relegati a posizioni meno qualificate e meno retribuite.

Anche l’accesso ai servizi pubblici, alla sanità, all’informazione e alla partecipazione civica è sempre più mediato dalle tecnologie digitali. Coloro che sono esclusi dal mondo online possono trovarsi svantaggiati nell’ottenere informazioni importanti, nell’accedere a servizi essenziali e nell’esercitare pienamente i propri diritti di cittadini. Il divario digitale, quindi, non è solo una questione tecnologica, ma una questione di equità sociale e di inclusione.

Le cause del divario digitale sono molteplici e interconnesse. Fattori economici, come la povertà e la disuguaglianza di reddito, giocano un ruolo significativo nel determinare chi può permettersi l’accesso alle tecnologie e alla formazione digitale. Fattori geografici, come la distanza dalle infrastrutture e la scarsa connettività nelle aree rurali o remote, rappresentano un’altra barriera importante. Fattori demografici, come l’età, il livello di istruzione e la presenza di disabilità, possono influenzare la capacità e la volontà di utilizzare le tecnologie digitali. Infine, fattori culturali e linguistici possono contribuire a creare ulteriori ostacoli all’accesso e all’uso delle TIC.

Superare il divario digitale richiede un approccio olistico e concertato, che coinvolga governi, settore privato, organizzazioni della società civile e la comunità internazionale. Sono necessari investimenti significativi nello sviluppo di infrastrutture digitali accessibili e affidabili, soprattutto nelle aree più svantaggiate. È fondamentale promuovere programmi di alfabetizzazione digitale che forniscano a tutti i cittadini le competenze necessarie per navigare nel mondo online in modo sicuro ed efficace. È importante garantire l’accessibilità economica alle tecnologie e ai servizi digitali, attraverso politiche di sussidio o tariffe agevolate per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Inoltre, è cruciale affrontare i bias algoritmici e garantire che le tecnologie digitali siano progettate e utilizzate in modo inclusivo, tenendo conto delle diverse esigenze e caratteristiche degli utenti. La promozione della diversità e dell’inclusione nel settore tecnologico può contribuire a creare soluzioni digitali più eque e accessibili a tutti.

La pandemia di COVID-19 ha drammaticamente evidenziato l’importanza cruciale della connettività digitale e le gravi conseguenze del divario digitale. L’accesso a internet è diventato essenziale per l’istruzione a distanza, il lavoro da remoto, l’accesso ai servizi sanitari online e il mantenimento dei legami sociali. La crisi ha reso ancora più urgente la necessità di colmare il divario digitale e di garantire che nessuno venga lasciato indietro nella transizione verso una società sempre più digitale.

In conclusione, il divario digitale rappresenta una delle sfide più significative per la costruzione di un futuro equo e inclusivo nel XXI secolo. Superare questa disparità non è solo una questione di progresso tecnologico, ma un imperativo etico e sociale. Richiede un impegno collettivo e strategie innovative per garantire che tutti i cittadini abbiano l’opportunità di partecipare pienamente alla società digitale, di beneficiare delle sue opportunità e di contribuire al suo sviluppo. Solo colmando il divario digitale potremo realizzare appieno il potenziale trasformativo delle tecnologie digitali per il benessere di tutti.